
Distrubi gastrointestinali: come risolverli?
1 Aprile, 2020Sintomi gastrointestinali come vomito, nausea, inappetenza e malassorbimento intestinale sono tra i disturbi più comuni nei nostri carnivori domestici.
Le variazioni che la loro dieta ha subito in migliaia di anni di domesticazione, alcune mode discutibili e anche la maggior presenza dei proprietari a casa in questi giorni, favoriscono questo genere di problemi.
Negli ultimi anni, si sta dando sempre più importanza allo studio del microbiota intestinale, perchè da questo è prodotto il 70% del sistema immunitario (quindi, problemi intestinali provocano deficit delle difese immunitarie).
Vediamo dunque da cosa dipendono i disturbi gastrointestinali e come risolverli.
VOMITO
Il vomito è uno dei sintomi più frequenti nei nostri animali domestici.
Può essere vomito di cibo (intero o digerito) oppure a digiuno (schiuma bianca o gialla).
Il vomito a digiuno è più preoccupante perchè solitamente è accompagnato da nausea ed inappetenza e può indicare una malattia sistemica, anche grave.
Le malattie che possono dare vomito sono moltissime: malattie dei reni, del fegato, del pancreas, parassiti, tumori, malattie endocrine, oggetti ingeriti ecc…
Purtroppo il vomito è solo un sintomo, quindi nella maggior parte dei casi sono necessarie delle analisi del sangue o altre indagini (radiografia, ecografia) per capire la natura del problema.

Nei cuccioli il vomito è un sintomo molto preoccupante perchè può essere causato da parassiti, virus o dall’ingestione di oggetti (palline, fili, ecc…).
Negli anziani, invece, è più frequentemente sintomo di malattie organiche o tumori.
NAUSEA E INAPPETENZA
Pazienti che non hanno il sintomo vomito, possono però rifiutare di mangiare.
Non sempre l’inappetenza è dovuta a nausea: a volte può essere dovuto a forte dolore, per esempio dovuto a fratture della mandibola o del palato in seguito ad incidente.
Un’altra situazione frequente è quella dei gatti con raffreddore, che rifiutano il cibo. In questo caso succede perchè i gatti non si fidano quando non possono annusare il cibo e tendono a non mangiarlo.
Se il paziente è nauseato, in genere rifiuta il cibo offerto.
Anche in caso di nausea, bisogna capirne la causa perchè, come il vomito, è solo un sintomo, comune a molte malattie.
FLATULENZA
La produzione di aria nell’intestino e quindi gli sgradevoli effetti correlati, sono tipici delle razze brachicefale che, respirando principalmente dalla bocca, ingeriscono molta aria.
I gas intestinali, però, possono anche essere prodotti da fermentazioni batteriche.
Generalmente questa condizione è dovuta all’ingestione di sostanze fermentescibili, soprattutto carboidrati ed in generale alimenti poco digeribili.
Molte marche di cibo scadenti utilizzano i cereali come materia prima a basso costo.
Ciò non vuol dire che debbano essere completamente assenti nel mangime (diete grain free), ma comunque dovrebbero essere presenti in quantità limitata perchè non sono alla base della dieta dei nostri carnivori domestici.
Stesso discorso vale per la somministrazione di cibo dedicato all’uomo, come la pasta: cane e gatto digeriscono male gli amidi, soprattutto quelli del frumento.
La flatulenza è spesso accompagnata a malassorbimento e quindi a feci molli.
Quindi in questo caso un primo passo potrebbe essere un cambiamento di dieta, scegliendo una dieta maggiormente proteica e più bilanciata e digeribile.
Se il problema persiste, potrebbe essere colpa di intolleranze, allergie alimentari o anche banalmente parassiti intestinali.
Quindi è bene prendere appuntamento con il Veterinario per cercare di capire come mai il nostro amico presenta spesso questo fastidioso problema.
MALASSORBIMENTO E DIARREA
Quando c’è malassorbimento intestinale, generalmente il paziente emette molte feci, molli, maleodoranti, di colore chiaro o molto scuro.
La diarrea, invece, è costituita da feci liquide, spesso con sangue visibile o occulto.
Il malassorbimento può essere semplicemente causato da cambi improvvisi di dieta o diete sbilanciate o a cui il paziente è intollerante.
Sicuramente è una condizione da riferire al proprio Veterinario, per farsi consigliare una dieta adeguata.


Attenzione alle mode commerciali, come diete monoproteiche o grain free, che a volte sono sbilanciate.
Non fidarsi nemmeno delle mode casalinghe, come la BARF e simili, ad alto rischio di essere dannose e non bilanciate.
Chiedere sempre consiglio al Medico Veterinario per la dieta più adatta al proprio amico a quattro zampe.
Qui i consigli sull’alimentazione del CVS: http://centroveterinarioscalea.it/?s=alimentazione
La diarrea, invece, è un sintomo grave che può indicare malattie batteriche, parassitarie, tumorali, virali, endocrine, ecc…
Spesso un semplice esame delle feci dal costo di pochi euro, può bastare ad indicare qual è il problema.
Per i casi più gravi, il veterinario eseguirà una diagnostica avanzata (radiografie, endoscopia, ecc…), per capire da cosa dipendono.
COME RISOLVERE I PROBLEMI GASTROINTESTINALI
Di solito per singoli episodi ci vomito o feci molli, si può semplicemente far attenzione a migliorare l’alimentazione dei nostri amici ed a evitare che mangino schifezze di nascosto.
Non somministrare farmaci o integratori se non prescritti dal Medico Veterinario.
Soprattutto gli antibiotici, vanno evitati perchè possono uccidere i lattobacilli intestinali (buoni), favorendo la proliferazione di batteri o funghi patogeni nell’intestino.
Anche i fermenti lattici sono inutili, se non c’è squilibrio intestinale. Inoltre cani e gatti hanno fermenti intestinali specifici e quelli per umani non vanno bene.

Vaccinare sempre i cuccioli e gattini (prima che compaiano sintomi di gastroenterite) e ripetere con regolarità le vaccinazioni.
Se invece il nostro amico presenta frequentemente sintomi gastrointestinali, è bene prenotare una visita veterinaria, per comprendere la natura del problema.
Ricordiamo che nei cuccioli (sotto i 6 mesi), l’inappetenza, il vomito e la diarrea sono problemi che costituiscono un’urgenza e vanno portati in giornata dal veterinario, specialmente se non sono ancora stati vaccinati.
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