Malattie dermatologiche: prevenzione e cura

Malattie dermatologiche: prevenzione e cura

19 Maggio, 2021 Off Di Ilenia Rescignano

Le malattie che colpiscono la pelle dei nostri animali sono classificate sotto il nome di dermatiti e dermatosi.

La cute costituisce lo strato più esterno del corpo e lo protegge contro gli attacchi ambientali, che includono caldo/freddo, clima umido/secco, tossine chimiche, traumi meccanici, luce solare e diversi potenziali agenti di malattia, come batteri, funghi, lieviti, acari, insetti e virus.

I problemi di pelle possono avere varie origini: parassitarie, batteriche, virali, funigne, allergiche, tumorali, da contatto con sostanze tossiche/urticanti, da radiazioni (ad esempio UVA, UVB), metaboliche, autoimmuni ecc…

Quindi è abbastanza difficile stabilire a cosa è dovuta una dermatite, solo guardando l’animale.

Tipi di malattie cutanee

Possiamo riconoscere vari tipi di problemi cutanei, ad esempio in base al tipo di lesioni:

  • pustolose
  • crostose
  • papulose
  • nodulari
  • ulcerate
  • pigmentate/depigmentate
  • ed altre
Croste sull’orecchio di un gatto

oppure in base alla causa:

  • batterica
  • parassitaria
  • virale
  • allergica
  • traumatica
  • neoplastica
  • eccetera

Cause di patologie cutanee

La principale causa di dermatite è costituita da infestazioni parassitarie, interne o esterne: acari, pulci, zecche, leishmaniosi, tigna e simili sono ancora oggi molto diffusi tra i nostri animali domestici, nonostante la grandissima offerta di antiparassitari.

Le infestazioni da parassiti causano prurito, grattamento, ferite cutanee e quindi sovrinfezioni batteriche anche molto pericolose.

Per sapere come prevenire le parassitosi, consulta i nostri articoli dedicati: http://centroveterinarioscalea.it/primavera-proteggiamoli-dai-parassiti/ http://centroveterinarioscalea.it/prevenire-la-leishmaniosi/

Altre cause di dermatiti sono infezioni batteriche e virali, allergie ambientali o al cibo, tumori.

Le cause ambientali più comuni sono pollini, polvere o altre sostanze ambientali alle quali il paziente può essere allergico, sostanze urticanti o caustiche (alcune piante, come le ortiche), liquidi, gas o solidi molto caldi o freddi (olio di frittura bollente, ghiaccio, sabbia o asfalto roventi d’estate), eccetera.

Ulcera del polpastrello, dovuta ad asfalto troppo caldo

Una causa ambientale particolare è costituita dalle radiazioni solari: queste sono particolarmente pericolose per quegli animali che hanno il pelo bianco ed il naso e le orecchie rosa, ma anche per gli altri animali se vengono tosati eccessivamente, lasciando la cute esposta.

Possiamo avere scottature anche gravi, che con il passare degli anni possono diventare anche tumori.

Nel gatto, ad esempio, sono molto frequenti su orechie e naso, ma anche il cane è spesso soggetto a melanomi cutanei.

Infine abbiamo cause di dermatosi dovute a problemi interni, che nulla hanno a che vedere con l’ambiente.

Rientrano sicuramente in questo gruppo le allergie alimentari, ma molto frequenti sono anche problemi genetici legati a particolari colori (attenzione alle mode), malattie autoimmuni, metaboliche e ormonali.

Infine, oltre ai tumori cutanei, che sono frequentissimi, soprattutto nel cane, le dermatiti/dermatosi possono essere anche l’espressione esterna di una malattia tumorale interna (cosiddette sindromi paraneoplastiche).

Ad esempio, alcune dermatiti possono essere provocate da tumori testicolari nei maschi ed ovarici nelle femmine.

Diagnosi e terapia

La diagnosi delle malattie cutanee viene fatta dal veterinario dopo la visita.

Come dicevamo, è difficile stabilire solo guardando il paziente la causa della dermatite.

Fortunatamente ci sono numerosi test che si possono eseguire sul pelo, sulle croste, su campioni di cellule cutanee, pezzettini di cute o sangue, per riuscire ad arrivare ad una diagnosi precisa e dare una cura adeguata.

Di solito si inizia escludendo i parassiti esterni e le cause di dermatite più frequenti e poi si continua facendo dele analisi per altre malattie più rare, se non si è trovata nessuna causa.

La terapia si basa, ovviamente, sulla diagnosi e può essere medica, alimentare o chirurgica.

Prima e dopo: risoluzione chirurgica di ferita traumatica della zampa

Generalmente si consiglia (dove possibile) di evitare trattamenti sistemici e di utilizzare prodotti da applicare localmente come pomate, shampoo e spray cutanei, in modo da evitare di sovraccaricare gli organi interni.

Chiaramente questi trattamenti vanno eseguiti solo dietro consiglio del proprio Medico Veterinario.

Prevenzione delle malattie cutanee

In base a quello che abbiamo detto, sappiamo anche come prevenire il più possibile i problemi cutanei:

  • applicare gli antiparassitari tutto l’anno e lavare spesso le cucce ed i cuscini
  • fornire una buona alimentazione, adatta alle esigenze del paziente
  • controllare l’ambiente dove vive l’animale, rimuovendo piante o sostanze pericolose
  • proteggerli dal sole, non tosarli eccessivamente e mettere la protezione solare ai pazienti di pelle chiara
  • sterilizzare gli animali non riproduttori
  • informarsi sulle malattie di razza, prima di acquistare un animale
  • consultare il veterinario se il paziente ha problemi dermatologici

Potrebbero anche interessarti:

Articoli correlati:

https://www.aivpa.it/files/upload/rivista_articolo/00073_la-dermatite-atopica-nel-cane-e-nel-gatto.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3064.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4581.pdf

https://www.researchgate.net/profile/M-Poggi/publication/284148403_Lesioni_papulari_indotte_da_Leishmania_spp_in_8_cani_giovani/links/5dc49044299bf1a47b1f80de/Lesioni-papulari-indotte-da-Leishmania-spp-in-8-cani-giovani.pdf

https://www.researchgate.net/profile/Maria-Federica-Della-Valle/publication/256444233_PALMITOILETANOLAMIDE_PALMIDROL_INN_NEL_MANAGEMENT_DELLA_DERMATITE_ATOPICA_DEL_CANE_STUDIO_RANDOMIZZATO_IN_DOPPIO_CIECO_CONTROLLATO_VERSUS_PLACEBO/links/00b495229d772c5773000000/PALMITOILETANOLAMIDE-PALMIDROL-INN-NEL-MANAGEMENT-DELLA-DERMATITE-ATOPICA-DEL-CANE-STUDIO-RANDOMIZZATO-IN-DOPPIO-CIECO-CONTROLLATO-VERSUS-PLACEBO.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3713.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4435.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4467.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3312.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3894.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3391.pdf

file:///C:/Users/CVS/AppData/Local/Temp/3663_2.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/1203.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4068.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4269.pdf

https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/3430.pdf

http://www.bariparasitology.it/Root/File/Dinamiche/Volantino/624/volantino.pdf