
Cos’è la leishmaniosi e come proteggerli?
10 Aprile, 2017La leishmaniosi è una malattia parassitaria, che colpisce soprattutto il cane ed il gatto, ma può trasmettersi anche all’uomo.
Il contagio avviene con la puntura di un insetto detto flebotomo, una specie di piccola zanzara che si nutre soprattutto dopo il tramonto per tutto il periodo primaverile-estivo e spesso anche in autunno.
Se non trattata in tempo può essere mortale (nel cane, nel gatto è asintomatica), per questo è consigliabile testare i nostri amici in inverno, per essere sicuri che non l’abbiano contratta l’anno prima ed iniziare la terapia prima che compaiano i sintomi (il tuo veterinario può farlo con poche gocce di sangue).
PREVENZIONE
La terapia è efficace se la malattia viene presa in tempo, ma è sempre meglio fare prevenzione, perché il cane non guarirà mai dal parassita e, anche se curato, dovrà conviverci per tutta la vita.
In commercio esistono collari e fiale antiparassitarie (controllare sulla scatola che siano efficaci contro il flebotomo) da usare a partire dai 6 mesi di età e per tutta la vita del cane (MAI METTERLI AI GATTI) che vive o viaggia in zone dove è presente la leishmaniosi, per esempio tutto il Centro-Sud Italia.
La prevenzione va fatta TUTTO L’ANNO e con le modalità indicate sull’antiparassitario usato.
Dal 2012 in Italia esistono anche dei vaccini per prevenire la malattia.
Altre accortezze utili sono usare zanzariere in casa o dove dorme il cane, aggiungere all’antiparassitario delle essenze naturalmente repellenti, come l’olio di neem ed evitare di passeggiare la sera, in zone dove ci sono molte zanzare e moscerini.
SINTOMI
I sintomi della malattia sono tanti ed a volte subdoli, solo il veterinario può sapere con certezza se il cane o il gatto ha contratto la leishmaniosi con un test eseguito sul sangue.
I più comuni sono dermatiti, che iniziano principalmente dalla testa e dimagramento.
Ma possono esserci anche sintomi viscerali, come diarrea, aumento della sete e urinazione frequente, letargia, sanguinamento dal naso.
Spesso la leishmaniosi colpisce l’occhio, causando cheratiti ed uveiti, quindi potremmo avere una maggiore lacrimazione o un cambiamento di colore delle strutture oculari.
Altri sintomi comuni sono le unghie lunghe (onicogrifosi) e il tartufo screpolato.
I sintomi, però, compaiono dopo almeno 6 mesi di “incubazione” (nei protozoi si parla di prepatenza), quindi di solito la malattia si manifesta nella primavera successiva al contagio.
TERAPIA
La terapia ritenuta maggiormente efficace è costituita da iniezioni da somministrare per uno o due mesi e alcune compresse da somministrare per 6-12 mesi.
Solo il veterinario può stabilire, in base all’andamento delle analisi, se la terapia è efficace e quanto deve durare.
Inoltre, questa terapia non può essere effettuata se i reni sono compromessi, quindi prima di iniziare una qualsiasi cura per leishmaniosi, bisogna fare delle analisi per capire la gravità e lo stadio della malattia.
Nei pazienti che non possono ricevere la cura iniettabile (perchè i reni sono compromessi o perchè mordono, ecc…), si può optare per una cura rescue, in sciroppo.
Nessuna di queste terapie cura il cane definitivamente: la leishmaniosi sarà sempre presente e il cane ci conviverà per tutta la vita.
Non optare per terapie fai da te trovate su internet, ad esempio antibiotici: se non correttamente trattata, la leishmaniosi può avere esito mortale.
CONVIVENZA CON UN CANE CON LEISHMANIA
NB! Il cane non può trasmettere la leishmaniosi all’uomo: è necessaria la puntura dell’insetto vettore.
Il cane non può trasmettere la malattia agli altri cani direttamente.
Se però il nostro cane ha la leishmaniosi, bisogna sempre applicare gli antiparassitari appositi, per evitare che possa essere un veicolo di contagio: l’insetto potrebbe pungerlo e poi andare ad infettare altri cani della zona.
Esiste una leishmaniosi felina ma non si trasmette all’uomo, né al cane ed i gatti ci convivono tranquillamente.
Il cane non può trasmettere la leishmaniosi al gatto.
Potrebbero anche interessarti:
Articoli correlati:
https://www.gruppoleishmania.org/files/GSLC_diagnosi_leishmaniosi_0.pdf