La vecchiaia non è una malattia: parliamo di geriatria veterinaria

La vecchiaia non è una malattia: parliamo di geriatria veterinaria

29 Ottobre, 2019 Off Di Ilenia Rescignano

Con l’avanzare dell’età, anche i nostri amici a quattro zampe vanno incontro a problemi legati alla vecchiaia.

Tra i più frequenti: problemi renali, problemi epatici, tumori, problemi endocrini, malattie cardiache, diminuzione della vista e dell’udito, problemi alle ossa ed articolari, dimagramento e pelo opaco, disfunzioni cerebrali.

Per un proprietario può essere molto difficile differenziare i cambiamenti fisiologici legati all’età (senescenza) dalle malattie vere e proprie (geriatriche). Non è detto che un cane anziano debba essere malato, nè che un anziano malato non possa essere curato solo a causa della sua età.

Nella foto, possiamo vedere Kiffa, operata a causa di un voluminoso tumore mammario presso il Centro Veterinario Scalea, nonostante i suoi 21 anni. Kiffa non ha altre malattie, le analisi sono nella norma e la visita anestesiologica non ha messo in evidenza malattie cardiache o respiratorie, gli approfondimenti escludevano metastasi. Si è quindi ritenuto, in accordo con il proprietario, di poter operare e questo ha consentito a Kiffa di spegnere le 22 candeline (e speriamo anche di più).

Problemi di vecchiaia

Molti dei problemi articolari, ossei, oculari, tumorali ecc, che si manifestano negli animali anziani, possono essere risolti semplicemente con un intervento chirurgico.

Quando invece si rilevano malattie inoperabili, si può comunque dare una chance ai propri amici tramite terapie mediche o anche semplici palliazioni, che li aiutino a vivere al meglio gli ultimi anni della loro vita. Il veterinario è sempre disponibile ad aiutare un paziente a vivere più serenamente e con meno acciacchi la propria vecchiaia.

D’altronde, quasi tutte le malattie che incontriamo nel nostro lavoro, vengono fuori in pazienti non più giovanissimi (per esempio l’età media in cui i cani si ammalano di tumore è circa 14 anni). Quando si decide di adottare un amico peloso, si deve sempre considerare che, passati gli anni ruggenti, andrà presto incontro agli inevitabili problemini legati alla vecchiaia e che dovremo fare di tutto per garantirgli la miglior vita possibile anche nella malattia: dopo tutti gli anni di gioia che ci ha regalato, il nostro migliore amico di sicuro se lo merita!

Il mio amico è anziano?

Ma a che età possiamo considerare i nostri amici davvero anziani?

La risposta a questa domanda varia molto a seconda della specie e della razza. Un coniglio o un furetto si considerano anziani dopo i 5-6 anni, mentre un gatto una volta passati i 10-11 anni. Nei cani, andiamo dai 6-8 anni delle razze grandi-giganti ai 10-11 anni delle razze di piccola taglia.

Presso il Centro Veterinario Scalea, consigliamo comunque di iniziare a fare screening di diagnostica precoce a partire dai 7 anni, con cadenza annuale negli animali sani e ogni 3 o 6 mesi negli animali malati (a seconda della malattia). I test si effettuano su sangue ed urine e possono essere esami di base (consigliati nei soggetti sani) o anche specialistici (ad esempio esami ormonali).

Nel 2019 abbiamo inaugurato il nuovo laboratorio interno, che consente di effettuare molte più analisi in pochissimo tempo, permettendo spesso un’immediata diagnosi ed inizio terapia.

Nelle razze predisposte, sono inoltre consigliati controlli oculistici, cardiaci ed articolari, per poter trattare precocemente i dolorini legati all’invecchiamento articolare ed eventuali altri problemi.

Gatto in terapia per insufficienza renale. La terapia in vena è molto più efficace delle terapie che si possono fare a casa e permette una stabilizzazione più rapida delle condizioni del paziente.

Potremmo anche notare che il nostro amico tende a dormire di più, si muove meno, ha problemi di incontinenza e deiezioni inappropriate.

Questo, oltre ad essere legato a dolori ossei e muscolari, può anche essere dovuto a problemi di demenza senile, che gli fanno dimenticare dove si deve fare la pipì o perfino come si torna a casa.

Anche in questo caso, parlando con il veterinario, si può cercare di capire da cosa dipende il problema e rallentare i fenomeni di invecchiamento cerebrale.

Come gestire un animale geriatrico

In definitiva, come ripeto sempre, il paziente anziano è più delicato e più fragile, ma anche più bisognoso delle nostre cure ed attenzioni. Loro non chiedono di giocare, nè di uscire, chiedono solo coccole ed amore.

Al Centro Veterinario Scalea, la geriatria è una delle sfide più importanti, alla quale dedichiamo aggiornamento del personale, macchinari ed infrastrutture.

Non scoraggiarti solo perchè il tuo amico non è più in forma come una volta: chiedi ad uno specialista come aiutarlo nei suoi anni più difficili.

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